Consistono nell’inoculazione di farmaci (cortisonici, anestetici locali, acido jaluronico) o sostanze organiche (plasma arricchito di piastrine, cellule staminali) all’interno di una articolazione sofferente che può essere trattata in modo conservativo, cioè senza ricorrere all’intervento chirurgico.
L’articolazione è infiammata o mancante di cartilagine articolare e la si può curare anche solamente così se la patologia di cui si soffre risponde all’inoculazione di farmaci direttamente nel cavo articolare oppure se per età o patologie la malattia dell’articolazione non permette di ricorrere alla chirurgia.
Possono essere infiltrate le grandi articolazioni ( ginocchio, spalla, anca) o le piccole articolazioni (gomito, polso, dita, caviglia, piede).
Nel caso di ginocchio o di spalla l’infiltrazione endoarticolare si esegue in studio pungendo la cute, dopo una accurata disinfezione, con un normale ago sterile diretto verso la cavità da zona da infiltrare e curare .
L’articolazione è infiammata o mancante di cartilagine articolare e la si può curare anche solamente così se la patologia di cui si soffre risponde all’inoculazione di farmaci direttamente nel cavo articolare oppure se per età o patologie la malattia dell’articolazione non permette di ricorrere alla chirurgia.
Possono essere infiltrate le grandi articolazioni ( ginocchio, spalla, anca) o le piccole articolazioni (gomito, polso, dita, caviglia, piede).
Nel caso di ginocchio o di spalla l’infiltrazione endoarticolare si esegue in studio pungendo la cute, dopo una accurata disinfezione, con un normale ago sterile diretto verso la cavità da zona da infiltrare e curare .
Le infiltrazioni con anestetico locale e cortisonico sono in media tre, a distanza di una settimana l’una dall’altra. Hanno effetto antinfiammatorio e antidolorifico.
Le infiltrazioni con acido jaluronico, che si eseguono solitamente dopo aver disinfiammato la cavità articolare con il trattamento precedente, variano da una a tre, in base al tipo di acido che viene scelto, che deve essere adattato alla tipologia del paziente .
L’acido jaluronico ha effetto antidolorifico, tramite la viscosupplementazione che provoca all’interno della cavità articolare , e di protezione della cartilagine.
Infiltrazioni con plasma arricchito di piastrine o con cellule staminali necessitano di tecniche particolari di prelievo dal paziente , che non possono essere eseguite in uno studio medico.
Anche le infiltrazioni di anca e piccole articolazioni sono leggermente diverse e si eseguono preferibilmente con una guida ecografica.
Tutti i tipi di infiltrazione intrarticolare permettono di diminuire la quantità di farmaci antidolorifici necessaria a contrastare il dolore da infiammazione e degenerazione dell’articolazione malata.